Senza narrazione non c’è rivoluzione: Ecco i 36 locali del Premio Carta vini terroir e Spirito Slow

27 Febbraio 2023

Consegnati alla Slow Wine Fair i 36 riconoscimenti del Premio Carta vini terroir e Spirito Slow, la prima edizione in collaborazione con Milano Wine Week.

Come si fa a scegliere un vino al ristorante? Come far sentire il cliente di un’osteria a proprio agio nel momento in cui deve abbinare una buona etichetta, a un prezzo accessibile, alle scelte gastronomiche?

La carta dei vini è uno strumento che va in aiuto della narrazione del vino per quei produttori che lavorano bene? E il ruolo del sommelier oggi è in crisi come le altre figure professionali della ristorazione? 

Un momento di confronto e riflessione su questi temi si è tenuto oggi durante la seconda edizione della Slow Wine Fair, la fiera del vino buono pulito e giusto organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, che fino a martedì 28 febbraio riunisce 750 produttori di vino buono, pulito e giusto da tutta Italia e da 21 Paesi del mondo.

I riconoscimenti del Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow

L’occasione è stata la consegna dei 36 nuovi riconoscimenti del Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow conferito a 12 diverse categorie, attribuiti attraverso una giuria di professionisti e dal pubblico di appassionati. L’obiettivo del Premio, nato come spin off dei MWW Awards, è celebrare la cultura del bere bene e del vino buono pulito e giusto, per rafforzare il legame tra locali e winelovers che incentrano le proprie selezioni su vini di questo tipo.

… and The Winner Is

Miglior selezione di vini Irpini
Ristoranti: Magazzino 52 (Torino, Piemonte), Umberto a mare (Forio d’Ischia, Campania), Enoteca Zanini (Bergamo; Lombardia)

Miglior selezione di Barolo
Ristoranti: Trattoria Marsupino (Briaglia, Piemonte), Marchese del Grillo (Fabriano, Marche), Taverna del Gusto (Piacenza, Emilia Romagna)

Miglior selezione Chianti Classico
Trattoria da Burde (Firenze, Toscana), Vinoteca al Chianti (Impruneta, Toscana), Salumeria Roscioli (Roma, Lazio)

Miglior selezione Trebbiano d’Abruzzo
Ristoranti: Sinosteria (Roma, Lazio), Marchese del Grillo (Fabriano, Marche), Ristorante i Due Cigni (Montecorsaro Scalo, Marche)

Miglior selezione Austria
Ristoranti: Umberto a Mare (Forio d’Ischia, Campania), Ristorante Don Camillo (Siracusa, Sicilia)

Miglior selezione Slovenia
Ristoranti: La Sala del vino (Milano, Lombardia), Magazzino 52 (Torino, Piemonte), Lokanda Devetak (San Michele del Carso, Friuli Venezia Giulia)

Miglior selezione Loira: consegna i premi Marta Passaseo
Ristoranti: La Credenza (San Maurizio Canavese, Piemonte), Cantina Antisociale (Petritoli, Marche), Consorzio (Torino, Piemonte)

Miglior selezione Mosella
Ristoranti: Trattoria Visconti (Ambivere, Lombardia), Ristorante Don Camillo (Siracusa, Sicilia)

Miglior selezione vini italiani estero
Ristoranti: A16, San Francisco – Calissa, NY, Cantine Sant’Ambroeus, Berlino

Miglior selezione Vitigni Autoctoni
Ristoranti: Tacabanda (Cremona, Lombardia), Franceschetta58 (Modena, Emilia Romagna), La Forchetta Curiosa (Genova, Liguria), Sorì (Cuneo, Piemonte)

Miglior selezione di biologici
Ristoranti: Conca d’Oro (Bassano del Grappa, Veneto), La Vecchia Scuola (Montalto di Montese, Emilia Romagna), Andirivieni (Torino, Piemonte), Reis Cibo Libero di Montagna (Cuneo, Piemonte), Cicala (Palermo, Sicilia), Osteria Pironetamosca (Castelfranco Veneto, Veneto)

Miglior selezione Qualità prezzo
Ristoranti: Enoteca&Bistrot da Alessandro e Piero (Sassari, Sardegna), Enofficina (Roma, Lazio), Ummara (Scicli, Sicilia), Home Piccola Osteria Alternativa (Bacoli, Campania)

L’alleanza tra viticoltori e winelovers

«Il senso di questo premio sta esattamente nella Slow Wine Coalition, una rete internazionale che unisce i tre soggetti che possono contribuire alla rivoluzione del vino che noi agogniamo: i produttori di vino, che devono essere sempre più stimolati a produrre vini buoni puliti e giusti, i consumatori che abbiamo visto ieri animare i padiglioni di BolognaFiere, ma soprattutto chi ha fatto del vino il senso della propria vita lavorativa. I produttori che sono presenti alla Slow Wine Fair, senza il ruolo di queste persone che raccontano e vendono i loro vini, vedrebbero vanificata la loro fatica tra i filari. Siamo tuttavia coscienti della crisi di vocazione e di personale specializzato che sta attraversando questo settore ed è per questo che vogliamo valorizzarli con questo premio» ha sottolineato Giancarlo Gariglio, coordinatore della Slow Wine Coalition.

Le caratteristiche di una buona carta dei vini

Diversi i criteri che hanno messo in evidenza i relatori durante il talk. Per Eugenio Signoroni, curatore della guida Osterie d’Italia, dove fin dalla seconda edizione le migliori selezioni e carte dei vini sono messe in evidenza con il simbolo della bottiglia secondo una serie di criteri definiti insieme alla redazione della guida Slow Wine, una buona carta dei vini deve essere coerente, cioè trasmettere chiaramente la scelta operata nella selezione dei vini, democratica, cioè deve poter mettere a proprio agio tutti i clienti, qualsiasi sia la propensione di spesa di ciascuno, ma soprattutto deve esserci, perché è l’espressione di una cultura del vino e di una consapevolezza che continua a evolvere e deve essere supportata anche grazie alla carta dei vini, che può narrare anche i vini al bicchiere o sfusi che ormai nelle osterie si possono trovare di buona qualità. 

Di tutt’altro avviso è invece Giacomo Pavesi , patron dell’Ostreria Fratelli Pavesi di Podenzano che accompagna i propri clienti in cantina, organizzata come una vera e propria carta dei vini con le etichette suddivise per territori, tipologia, e fascia di prezzo.

Marta Passaseo, sommelier dell’Imbuto di Lucca, sceglie i vini del ristorante in base al sentimento, che secondo lei è la guida per un professionista che deve narrare agli avventori di un locale non solo le caratteristiche del vino ma anche la storia e le scelte in vigna e in cantina dei produttori. 

Come continua la giornata

La Slow Wine Fair continua oggi pomeriggio (lunedì 27 febbraio) con l’incontro Contaminazioni accidentali e tecnicamente inevitabili di prodotti fitosanitari in agricoltura biologica e domani (martedì 28 febbraio) con il convegno La comunicazione e promozione del vino tra revisione Ocm e istanze salutiste, a cui sono invitati i maggiori rappresentanti politici e professionali del settore. 

Slow Wine Fair è la manifestazione internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto. Dal 26 al 28 febbraio 2023, convegni, masterclass, e l’esposizione di centinaia di cantine italiane e internazionali e oltre 3.000 etichette. La biglietteria sarà disponibile online a fine novembre. Iscriviti alla newsletter per essere aggiornato su tutte le novità. #SlowWineFair2023

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