Non c’è Slow Wine Fair senza Masterclass!

14 Novembre 2023

Senza le masterclass sul vino, che Slow Wine Fair sarebbe?

Anche per la terza edizione dell’evento si riconfermano le degustazioni guidate rivolte agli appassionati o ai professionisti del settore e dedicate a esplorare il panorama vinicolo italiano e internazionale. Le masterclass forniranno ai partecipanti un ampio panorama dedicato ai vini italiani e stranieri e mostreranno come in ognuno di essi il debito nei confronti di un suolo fertile sia fuori discussione.

Tra i vari temi esplorati nelle prime masterclass in programma:

  • la vinificazione a grappolo intero
  • i princìpi della viticoltura biodinamica (con un confronto tra vini di tutto il mondo, e un focus specifico sul Palatinato)
  • la ricchezza ampelografica italiana, dove oltre 600 vitigni raccontano di un ricchissimo patrimonio di biodiversità
  • la biodiversirtà dei vini dell’Emilia-Romagna
Tutte le foto incluse in questo articolo sono di Federico Testa, e sono state realizzate in occasione di Slow Wine Fair 2023

Fruizione

Le Masterclass di domenica 25 febbraio sono in vendita online su questo sito. Per partecipare, è necessario acquistare il proprio titolo di ingresso, il cui costo si somma al ticket di ingresso in fiera. Le Masterclass sono acquistabili online fino al 24 febbraio. Nei giorni della manifestazione, verifica eventuali disponibilità e acquista il tuo biglietto presso la Reception Eventi. Sesei un semplice appassionato e ti interessa partecipare alla masterclass del 26 e del 27 febbraio (giorni riservati ai professionisti del vino), scrivi a info.eventi@slowfood.it, e ti spiegheremo come fare.

Tutte le masterclass in programma

L’Emilia-Romagna protagonista

Ben tre appuntamenti sono dedicati alla biodiversità vitivinicola dell’Emilia-Romagna. Non poteva che essere così, visto che Slow Wine Fair rende da sempre protagoniste le cantine della regione, e visto anche l’anno di profonda crisi che molte di esse stanno attraversando dopo le alluvioni della scorsa primavera.

Alla scoperta delle vigne storiche ed eroiche dell’Emilia Romagna, domenica 25 febbraio alle 15:00
In questa masterclass dedicata alle vigne storiche ed eroiche potete compiere un viaggio in Emilia-Romagna calice alla mano. Si inizia dal Piacentino e dalle terre del Lambrusco, per poi inerpicarci sulle colline bolognesi e arrivare infine alla Romagna. Attraverso l’assaggio di otto etichette sarà possibile discutere con i produttori sul loro ruolo di custodi del territorio, sulla loro opera volta alla conservazione della biodiversità e dei metodi tradizionali di coltivazione della vite.

Il Modigliana bianco: la nuova stella dell’Appennino!, lunedì 26 febbraio alle 13:00
Modigliana è un borgo preappenninico sempre più noto nel mondo del vino per la valorizzazione di un territorio montano caratterizzato da boschi, vigne in grande pendenza e suoli sciolti figli della marnosa arenacea. In questo terroir una piccola comunità di vignaioli sta lavorando su suoli difficili ma affascinanti, che oggi sono diventati una testimonianza  straordinaria oltre che una sottozona della Doc Romagna non solo per il Sangiovese ma anche per vini bianchi (a base trebbiano) che dimostrano di possedere caratteristiche originali uniche e per il momento poco conosciute.

Rifermentazione: quando l’acidità rock crea vini star, martedì 27 febbraio alle 11:00
L’acidità è uno dei pilastri della rifermentazione oltre che uno dei caratteri sempre più amati e ricercati da molti consumatori. Grazie all’assaggio di alcuni dei rifermentati più celebri e celebrati dell’Emilia-Romagna cerchiamo di comprendere quali soluzioni si stanno adottando per realizzare vini di grandissima qualità che stanno conquistando mercati sempre più attenti e interessanti. E descriviamo la parabola dei rifermentati da brutto anatroccolo a ricercatissimo cigno…

I vini biodinamici

L’agricoltura, e quindi anche la viticoltura biodinamica, è un modo differente di pensare l’atto del coltivare. Ecologia, etica, sostenibilità sociale ed economica concorrono a formare il pensiero biodinamico: un’azienda vinicola deve perciò essere in grado di funzionare in modo autonomo basandosi solo sulle risorse che le offre il proprio territorio e il lavoro dell’uomo. Un vino biodinamico è dunque certamente un prodotto in stretta connessione con il proprio ambiente, e nasce da sistemi che vanno oltre il biologico puro per abbracciare concetti più ampi: energia, sintonia con la natura, fasi lunari e valore del tempo.

La biodinamica tra Europa e Sudafrica, 25 febbraio alle 13:00
In questa masterclass ci affidiamo al portfolio di Tannico, proponendo un travolgente viaggio in Europa, con il coinvolgimento di terroir celebri come Bordeaux e Rodano per la Francia e Palatinato per la Germania, e una bella incursione in Sudafrica, attraverso otto diverse etichette.

Weingut Odinstal e l’illuminata direzione Schumann: la biodinamica in Pfalz, 26 febbraio alle 11:00
La cantina Weingut Odinstal si trova sulle colline che circondano i pressi di Wachenheim, nella regione tedesca del Palatinato. I vigneti si estendono per circa cinque ettari, circondati da prati e boschi, nell’immediata vicinanza della cava di basalto del Pechsteinkopf; grazie alla ricchezza e alla varietà della composizione del terreno, caratterizzato anche da rocce calcaree e arenaria rossa, in questo territorio si possono ottenere dei vini bianchi dai sentori unici, che si evidenziano in tutte le qualità vinicole coltivate, Riesling in primis, ma anche Silvaner, Weissburgunder, RIeslaner, Auxerrois e Gewürztraminer. I vigneti, sotto la direzione dell’enologo Andreas Schumann, sono coltivati secondo l’osservanza del disciplinare biodinamico e la cantina Odinstal ha ottenuto la certificazione Demeter.

Vitigni e stili produttivi

Outsider: piccoli grandi vini contro ogni pronostico, 25 febbraio alle 17:00
La straordinaria ricchezza ampelografica è un elemento distintivo della viticoltura italiana. Sono 635 le varietà di uva da vino registrate: tra queste, ve ne sono alcune dimenticate, poi riscoperte, salvaguardate e infine valorizzate. Veri e propri vitigni outsider come spergola, timorasso, granatza, schiava, magliocco e perricone, che si sono affermati in situazioni marginali, magari anche in contesti geografici noti per uve e vini ben più celebri. È il caso delle etichette in degustazione, che propongono un ideale da Nord a Sud dello Stivale.

Grappolo intero: vecchio e nuovo mondo a confronto, 26 febbraio alle 15:00
Cosa significa vinificare con grappolo intero? Nel bicchiere si ritrovano risultati tangibili di questo metodo produttivo? Ne parliamo degustando i vini di due aziende che, fuori dalla Borgogna propongono splendidi vini ottenuti da vinificazione a grappolo intero. In Italia, la nuovissima avventura di Alessandro Salvano, con vigne sparse tra Montelupo Albese e le Langhe. Il suo progetto, Drink Wines Not Labels punta fin dal 2019 su vinificazioni a grappolo intero. In Australia, Poppelvej, progetto del danese Uffe Deichmann, che opera nei territori delle Adelaide Hills e McLaren Vale, producendo vini da vigneti sostenibili a fermentazione naturale.

di redazione, info.eventi@slowfood.it

Organizzata da BolognaFiere e Sana da un’idea di Slow Food, Slow Wine Fair è la manifestazione internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto. Dal 25 al 27 febbraio 2024, convegni, masterclass, e l’esposizione di circa 1000 cantine italiane e internazionali e oltre 5.000 etichette. La biglietteria sarà disponibile online a fine novembre. Iscriviti alla newsletter per essere aggiornato su tutte le novità. #SlowWineFair2024

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