L’Italia del vino a Slow Wine Fair 2024. Ecco un assaggio delle oltre 400 realtà vitivinicole già selezionate per la terza edizione.
Non solo degustazioni, masterclass e grandi vini: Slow Wine Fair è innanzitutto un’occasione di confronto e dibattito per vignaioli e vignerons provenienti da tutte le regioni d’Italia e dal mondo. Sono già più di 400 gli espositori che hanno confermato la propria presenza alla terza edizione di Slow Wine Fair per affrontare insieme il dibattito sulla fertilità del suolo e la crisi climatica, scambiarsi idee e buone pratiche produttive e per farsi portavoce delle necessità di chi lavora già nel rispetto della terra e delle comunità contadine. Tra questi troviamo i produttori che aderiscono alla rete internazionale della Slow Wine Coalition e che portano avanti i princìpi del Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto.
Dal nord al sud del Paese, ecco qualche piccola anticipazione sul panorama vitivinicolo italiano presente alla Slow Wine Fair e che racconta di un vino che non è soltanto buono da bere, ma che porta con sé valori come la tutela della biodiversità, la difesa del paesaggio agricolo e la salvaguardia delle risorse.

Valle d’Aosta
La storica cantina Di Barrò, a Saint Pierre, sta vivendo in pieno il passaggio di consegne generazionale: dopo aver fatto esperienza negli anni scorsi, Matteo Barmaz, figlio di Andrea e dell’onnipresente Elvira Rini, sta prendendo quasi del tutto in mano le redini dell’azienda. Pur rimanendo nel solco tracciato dai genitori, Matteo sta apportando la sua visione, focalizzandosi in modo particolare sui vitigni autoctoni.
Piemonte
Avrebbero forse potuto scegliere un’annata meno impegnativa per debuttare, e invece no: le sorelle Daniela e Monica Tibaldi di Tibaldi Vini, a Pocapaglia (Cn), hanno licenziato le prime bottiglie nel complicatissimo millesimo 2014. Un progetto, quello delle due roerine, che riprende quello già avviato da papà Stefano, prima conferitore delle uve a una cantina del territorio, oggi trattorista e tuttofare in campagna a supporto delle figlie.
Liguria
«La bellezza salverà il mondo» è il mantra di Davide Zoppi di Cà du Ferrà. La sua azienda, sulle alture di Bonassola (Sp), è un insieme di cura del paesaggio e attenzione ai dettagli. È luogo di pace, agricoltura e futuro. Ma è anche un progetto di famiglia: Davide con il marito Giuseppe Aieta in cantina e nella promozione, l’inossidabile papà Antonio in vigna, la mamma Aida Forgione nella gestione dell’agriturismo sul mare.
Lombardia
Tenacia, resistenza alle avversità, cambiamenti: Emanuela, Isabella e Guido Pelizzatti Perego, uniti fraternamente, hanno come faro la storia della famiglia e le scelte visionarie, ma premianti, di papà Arturo, che oggi sono anche le loro nella cantina Ar.Pe.Pe di Sondrio. Nei cambiamenti di vita di questa famiglia, i vigneti storici sono stati sempre l’ancora di salvataggio: curati e amati, restituiscono una materia prima che è un piacere trasformare.
Alto Adige
Nel 2000 Markus Prackwieser ha preso in mano la tradizione culturale ed enologica di famiglia, che permea l’azienda Gumphof di Fiè allo Sciliar (Bz) da oltre due secoli. Affezionato alle varietà tradizionali e affascinato da quelle conosciute durante i suoi viaggi, Markus ha sviluppato uno stile identitario ben riconoscibile e brillante, presentando vini sempre impeccabili tecnicamente e sorprendenti gustativamente.
Veneto
«Quando uno viene in cantina a vedere come lavoriamo mi ha già fatto un regalo: l’ultimo dei miei pensieri è quello di vendergli il vino». Queste le parole di Stefano Zonta, ingegnere per formazione e vignaiolo per vocazione a Vigneto Due Santi a Bassano del Grappa (Vi). Un piccolo paradiso di vigne e olivi è lì ad accogliere chiunque cerchi una lettura originale, autoriale, libera e straordinariamente bella di un Veneto fuori dal coro.
Friuli Venezia Giulia
Aquila Del Torre a Povoletto (Ud) si trova sulle prime alte colline a ridosso delle Alpi Giulie, nella zona più nord-occidentale dei colli Orientali del Friuli: qui sono stati piantati 18 ettari di vigneto incastrati nel bosco. Michele Ciani gestisce l’azienda di famiglia con spirito innovatore e pratico: è lui l’artefice della scelta del biologico prima, e ora delle pratiche biodinamiche, intraprese dal 2016.
Sei un professionista del vino o un wine lover?
Slow Wine Fair ti aspetta dal 25 al 27 febbraio con espositori provenienti da tutta Italia e per farti conoscere i loro vini e le loro storie. Scopri le 350 cantine che hanno già dato la propria adesione.
Emilia-Romagna
Fin dagli albori, Villa Venti, a Roncofreddo (Fc) ha avuto idee chiare e una visione d’insieme del territorio: qui Davide Castellucci e Mauro Giardini scommettono quotidianamente su un luogo in cui la viticoltura è di casa da secoli, ma aveva bisogno di interpreti significativi come loro per farsi conoscere. Il loro sogno oggi è un virtuoso esempio in regione, a cui contribuiscono le consulenze di Adriano Zago e Lisa Masini.
Toscana
A Castagneto Carducci (Li), Le Macchiole si è sviluppata nel tempo partendo da un nucleo storico di vigne acquisite nei primi anni Ottanta, sino a giungere alle dimensioni attuali di 35 ettari con le ultime novità. Il percorso di crescita si sta definendo anche grazie alla presenza dei figli di Cinzia Merli, anima dell’azienda, e una progressiva rimodulazione dei registri espressivi, legata ai cambiamenti climatici e a un’accresciuta sensibilità di interpreti.
Umbria
A Torgiano, Terre Margaritelli è una delle realtà vinicole fra le più importanti e conosciute del territorio perugino. Rappresenta l’emblematica dimostrazione di come una solida azienda industriale possa sviluppare un nuovo modo di connettersi con le proprie radici, dando sfogo alla passione risalente al 1950, quando Fernando Margaritelli iniziò per diletto la produzione di vino.
Marche
In Francia lo chiamerebbero enfant prodige, noi ci limitiamo a sottolineare la fresca ventata di entusiasmo che ci ha colpiti nell’assaggiare i vini di questo ragazzo dalle doti incontestabili. Edoardo Dottori della cantina omonima a Maiolati Spontini (An) si è laureato in Viticoltura ed Enologia, e porta avanti un progetto di dottorato sul tema dell’inerbimento, e insegna part time in un istituto agrario della zona. Soprattutto, ha dimostrato in poco tempo di saper fare vini di altissima fattura, in grado di tracciare una strada.
Lazio
Sono 15 anni che Alberto Giacobbe, 40 primavere, guida l’azienda di famiglia: questo per dire che, se si lavora bene, i riconoscimenti arrivano anche in breve tempo. Oggi la sua è una delle cantine di punta di Paliano, nel Frusinate. Prima dell’arrivo di Alberto, le uve venivano conferite alla cantina sociale, poi lui ha messo nel cassetto la laurea in Economia e si è messo a coltivare le vigne, come prima di lui avevano fatto il nonno e il padre. Una passione di famiglia.
Sardegna
A Lotzorai (Nu) la famiglia di Lorenzo e Roberto Pusole si occupa di agricoltura da ben quattro generazioni, e l’azienda rimane tuttora un’azienda agricola a tutto tondo: dal seminativo agli allevamenti, dalle olive al vino, qui si lavora nel rispetto della natura, della biodiversità e del territorio, ottenendo sempre prodotti autentici. Visitando l’azienda comprendiamo la nobilità e il valore profondo di un’agricoltura che si prende cura della terra invece di sfruttarla.
Sei un produttore di vino?
Sono aperte le iscrizioni a Slow Wine Fair 2024. Se sei in linea con i criteri di selezione individuati dal Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto, puoi iscriverti alla terza edizione di Slow Wine Fair. Guarda le diverse opzioni e compila la domanda di partecipazione.
Abruzzo
Lungimiranza e saggezza sono solo alcuni degli attributi che potremmo evocare per raccontare questa importante azienda di Ofena (Aq), pioniera nell’esprimere la vocazione di questa terra avvolta nella valle del Tirino. L’affascinante intreccio di famiglie, i Cataldi di Capestrano e i Madonna di Ofena, trova compimento oggi in Giulia Cataldi Madonna, che è alle redini dell’azienda e opera con sentito impegno, valorizzando attraverso il lavoro un territorio straordinario.
Molise
Esordisce nella guida Slow Wine la cantina Steiger-Kalena di Casacalenda (Cb) guidata da Giulio Steiger e dalla moglie Margarita Cherubini, che di ritorno da Parigi desideravano da tempo coltivare vigne nella terra d’origine, con una scelta condivisa. Dopo l’impianto delle vigne è stata realizzata la bellissima e moderna cantina in bioarchitettura, con autonomia energetica e riciclo dell’acqua. Collaborano Andrea Mancini, responsabile di cantina, e Franco Labarbera, che si occupa della conduzione agronomica.
Campania
Dopo il nonno e il papà Antonio, alla terza generazione, deviando dalla solida tradizione familiare di vignaioli-conferitori, nel 2006 Angelo Muto di Cantine dell’Angelo di Tufo (Av) ha deciso di produrre in proprio i suoi vini: oggi è uno degli interpreti di maggior talento del Greco di Tufo Dogc. La sua passione instancabile, l’amore e il rispetto profondo per la terra, la capacità di ascolto e di interpretazione si traducono in vini di forte aderenza territoriale e riconoscibilità.
Puglia
Fondata nel 2005, Pietraventosa di Gioia del Colle (Ba) non ha mai perso la sua identità. «Vogliamo essere noi stessi e avere il controllo dell’intera filiera» sostiene Marianna Annio. Il marito Raffaele Leo, ingegnere meccanico, ha ideato molti degli strumenti di cantina: il rotovinificatore, ad esempio, che consente la delicata immersione del cappello nel mosto grazie a rotazioni cicliche, con conseguente minore produzione di fecce.
Basilicata
Tenuta I Gelsi prende il nome dalle piante secolari che fiancheggiano il viale d’ingresso. L’azienda si trova a Rionero in Vulture (Pz), a due passi dai celebri laghi di origine vulcanica. Qui Ruggiero Potito, con l’aiuto della sua famiglia, ha investito sul carattere distintivo del territorio: introverso e scontroso di primo acchito, è capace di svelarsi e aprirsi nel tempo.
Calabria
A Nicotera, alle pendici del monte Poro, nella provincia di Vibo Valentia, con Casa Comerci Domenico Silipo ha voluto far rivivere il sogno della nonna Rosina, ridando enfasi all’antico vitigno del magliocco canino. A queste latitudini il vino era tradizionalmente regalato alle neonate come dote. Ad affiancare Domenico in azienda, con la stessa passione di sempre, c’è la solare Rosa Comerci, mentre la vinificazione è seguita dall’enologo toscano Emiliano Falsini.
Sicilia
«Solo chi lavora la vigna può comprendere il sacrificio che c’è dietro una bottiglia di vino». A Castiglione di Sicilia (Ct), Gianni Calcagno vive la produzione dalla vigna alla cantina, il fratello Franco è il suo braccio destro, e Giusy, figlia di quest’ultimo, è l’ambasciatrice dell’azienda. Insieme sono la forza trainante che ha dato grandi risultati nel tempo. Una cantina familiare dal puro spirito contadino, che ha fatto della genuinità il suo elemento distintivo.
di redazione, info.eventi@slowfood.it