«La crisi climatica sta portando all’attenzione il tema della fertilità del suolo. In altre parole, per reagire meglio a qualsiasi cambiamento climatico i suoli devono avere una fertilità molto sviluppata in termini di ciclo di sostanza organica». Adriano Zago
Le conferenze online di Slow Wine Fair sono alle porte. Il percorso di avvicinamento all’evento inizia l’8 febbraio alle 18:00, con un incontro dedicato al vino e la crisi climatica.
L’incontro è gratuito su prenotazione. Vi consigliamo di registrarvi, a questo link, per poter seguire l’evento fruendo del servizio di interpretariato. Tra i relatori, anche Adriano Zago.
«Il biodinamico? È uno strumento utilissimo per lo sviluppo di un’azienda, sia dal punto di vista produttivo sia da quello umano. Dentro c’è tantissima tecnica, moltissima agronomia e una quota significativa di arte: la biodinamica è un percorso di studio e consapevolezza». Adriano Zago, una laurea in Agraria all’Università di Padova e una specializzazione in Viticoltura ed enologia a Montpellier, da una ventina d’anni lavora come consulente agronomico ed enologico ed è fondatore di Cambium Formazione.
Pianta, suolo, uomo
Il segreto è la difesa del suolo. Anzi, della fertilità del suolo. Alla Slow Wine Fair, la manifestazione internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto che si terrà a BolognaFiere dal 26 al 28 febbraio 2023, Adriano Zago interverrà insieme all’agronoma Martina Broggio, a Franco Meggio, docente all’Università di Padova, e ad Alberto Acedo, imprenditore biotecnologico ed esperto della Commissione europea per affrontare il tema della crisi climatica in vigna.
«Parleremo di tre ambiti: la pianta, il suolo e l’uomo. Cercheremo di spiegare che cosa sta succedendo, con la crisi climatica, nel suolo e nella pianta e di come l’uomo, inteso come organizzazione aziendale, sta reagendo».
La conferenza su Vino e crisi climatica – 8 febbraio, h. 18:00
Come si affronta il cambiamento climatico a partire dalla cura del suolo? Quali segnali possono cogliere i viticoltori dalle viti? Che ruolo gioca l’agroecologia? Quali sono i passaggi utili e fondamentali in vigna per ridurre il proprio impatto sul clima e mitigare le conseguenze della crisi climatica?
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Adriano Zago: La crisi climatica mette al centro il tema della fertilità del suolo
Una cosa è certa, aggiunge Adriano Zago: «La crisi climatica sta portando all’attenzione il tema della fertilità del suolo. In altre parole, per reagire meglio a qualsiasi cambiamento climatico i suoli devono avere una fertilità molto sviluppata in termini di ciclo di sostanza organica».
Siccità e fenomeni atmosferici estremi sono più frequenti di un tempo e, per non perdere il raccolto, occorrono suoli con specifiche caratteristiche: «In caso di grandi siccità abbiamo bisogno di suoli che sappiamo trattenere l’acqua e che permettano alle radici di andare molto in profondità – continua Zago –, mentre in caso di eccessive piogge abbiamo bisogno di suoli che sappiamo drenare».
Le soluzioni esistono, sia per quanto riguarda la cura della fertilità del suolo stesso sia per quanto riguarda i sistemi di landscaping della vigna: «Ad esempio si possono organizzare filari più corti, per permettere agli eccessi di acqua di defluire più facilmente».
I veri obiettivi di sviluppo aziendale
Suolo, pianta e uomo: un’azienda vitivinicola deve investire su tutti e tre questi aspetti. Conclude Adriano Zago: «Secondo me, la crisi climatica ci dice che la fertilità, il buon funzionamento della pianta e l’organizzazione aziendale sono tre argomenti fondamentali. Non basta più fare un vino buono e preoccuparsi di portare a casa un’uva sana, obiettivi divenuti troppo deboli in un tempo storico molto diverso dal passato. Quando parlo di organizzazione aziendale, ad esempio, intendo dire che è opportuno essere in grado di prendere decisioni in tempi più brevi: per farlo, bisogna conoscere ancora meglio la propria azienda».
Ecco allora che serve investire sugli elementi che compongono i gruppi di lavoro, formandoli e promuovendone anche l’integrazione all’interno della realtà imprenditoriale stessa.
di Marco Gritti, info.eventi@slowfood.it